La protezione dei dati e la cybersecurity sono diventate argomenti di fondamentale importanza per le aziende di tutta Europa.
La Direttiva NIS2 (Direttiva UE 2022/2555), il nuovo quadro normativo in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, è al centro di questa trasformazione.
Se avete seguito le nostre discussioni, saprete che si parlava di una scadenza fissata al 17 ottobre 2024, una data cruciale che però non ha comportato eventi di impatto immediato visibile a tutti.
Tuttavia, è sbagliato pensare che non sia successo nulla. In realtà, proprio a partire da questa data, l'Italia ha recepito la direttiva attraverso il Decreto legislativo n. 138 del 4 settembre 2024, entrato ufficialmente in vigore il 16 ottobre 2024.
Un Quadro Normativo in Evoluzione
Il Decreto legislativo n. 138/2024 rappresenta un passaggio chiave per l'attuazione della Direttiva NIS2 in Italia.
Le aziende e le organizzazioni italiane dovranno affrontare nuove sfide e requisiti per garantire una maggiore sicurezza delle loro infrastrutture digitali. Il recepimento italiano della direttiva non solo conferma l'importanza di una cybersecurity solida, ma introduce anche un approccio più strutturato, che prevede una transizione ordinata e scadenze specifiche per l'adeguamento.
Il decreto ha concesso alle aziende un periodo di implementazione più lungo, consentendo una transizione fluida verso il nuovo regime normativo. Tuttavia, ciò non deve essere visto come un'opportunità per rilassarsi, ma piuttosto come una chance per pianificare e implementare in modo efficiente tutte le misure richieste.
I Prossimi Passaggi: Scadenze e Obblighi
Vediamo nel dettaglio le principali tappe temporali stabilite per garantire che le aziende siano conformi ai requisiti della Direttiva NIS2.
1. Pubblicazione della Piattaforma da parte di ACN
Il primo step fondamentale sarà la pubblicazione della piattaforma da parte dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), prevista per il 1° dicembre 2024. Questa piattaforma sarà lo strumento principale per la registrazione e il monitoraggio delle aziende che rientrano nel campo di applicazione della normativa.
2. Registrazione sulla Piattaforma ACN
La registrazione dei soggetti interessati è stata suddivisa in due periodi distinti:
- Dal 1° gennaio al 17 gennaio 2025: In questa finestra temporale, si dovranno registrare i fornitori di servizi critici, tra cui:
- Fornitori di servizi di sistema dei nomi di dominio (DNS)
- Gestori di registri dei nomi di dominio di primo livello
- Fornitori di servizi di registrazione dei nomi di dominio
- Fornitori di servizi di cloud computing
- Fornitori di servizi di data center
- Fornitori di reti di distribuzione dei contenuti (CDN)
- Fornitori di servizi gestiti e di sicurezza gestiti
- Fornitori di mercati online, motori di ricerca online, e piattaforme di social network
- Dal 1° gennaio al 28 febbraio 2025: Tutti gli altri soggetti che si ritengono coinvolti nella normativa dovranno registrarsi. Questo include aziende che non rientrano nella prima categoria ma che potrebbero avere un impatto significativo sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.
3. Comunicazione dell'ACN entro il 31 marzo 2025
L'ACN avrà il compito di esaminare le registrazioni e comunicare entro il 31 marzo 2025 la classificazione dei soggetti registrati. Le aziende saranno classificate come "soggetti essenziali" o "soggetti importanti", a seconda del loro ruolo e della criticità delle loro infrastrutture.
Adeguamenti Necessari: Non Solo Compliance, ma Strategia
Il percorso verso la piena conformità prevede diverse scadenze:
- Entro 9 mesi dalla comunicazione dell'ACN: I soggetti classificati devono implementare gli obblighi di notifica degli incidenti informatici. Questo significa che qualsiasi evento che possa compromettere la sicurezza delle reti o dei dati dovrà essere segnalato tempestivamente, secondo le modalità stabilite dall'ACN.
- Entro 18 mesi dalla comunicazione dell'ACN: I soggetti dovranno adottare misure di sicurezza più avanzate, che coinvolgano non solo l'infrastruttura tecnologica ma anche la governance aziendale. Gli organi di amministrazione dovranno essere coinvolti direttamente nella gestione dei rischi informatici, garantendo un approccio olistico alla cybersicurezza.
Un Invito all'Azione per le Aziende
Per le organizzazioni che si trovano a dover affrontare questi nuovi obblighi, è fondamentale adottare un approccio proattivo. Non basta attendere le scadenze: è necessario avviare subito un'analisi dettagliata delle proprie infrastrutture e dei propri processi di sicurezza.
Best Practice per la Conformità
- Valutazione dei Rischi: Eseguire una valutazione completa dei rischi informatici è il primo passo per comprendere dove si trovano le principali vulnerabilità.
- Piano di Incident Response: Assicurarsi di avere un piano di risposta agli incidenti ben definito, che includa la comunicazione tempestiva all'ACN in caso di attacco.
- Formazione e Consapevolezza: Investire nella formazione del personale per sensibilizzare sull'importanza della sicurezza informatica e preparare i dipendenti a riconoscere potenziali minacce.
- Integrazione della Governance: Coinvolgere il top management nella gestione dei rischi, garantendo che le decisioni strategiche siano informate dalla consapevolezza della sicurezza.
La Direttiva NIS2 e il relativo Decreto legislativo n. 138/2024 segnano una svolta importante per la cybersecurity in Italia. Le aziende non possono più permettersi di trattare la sicurezza informatica come un elemento secondario: è una questione di resilienza operativa e di protezione dei dati, essenziali per la fiducia dei clienti e la continuità del business.
Il tempo per agire è ora. Con la giusta pianificazione e un approccio strategico, le organizzazioni possono non solo rispettare le normative, ma anche trasformare la cybersecurity in un vantaggio competitivo.
La Data Protection e la Direttiva NIS2: Cosa è Cambiato e Cosa Aspettarci per il Futuro